domenica 23 dicembre 2018

Cronaca del pellegrinaggio a Madonna del Monte


Salve sancta parens, enixa puerpera Regem,
qui coelum terramque regit in secula seculorum.

Sono le parole dell'introito della Messa in Nativitate Beatae Mariae Virginis celebrata oggi al santuario di Madonna del Monte di Aviano da mons. Sergio Moretto, rettore del santuario, in occasione del pellegrinaggio locale organizzato dalla Compagnia di Sant'Antonio e dalla sezione pordenonese di UNA VOCE.

In questo luogo santo, situato a mezza costa ed in posizione dominante sulla pianura del pordenonese, è giunto gruppetto di pellegrini  appartenenti alle Diocesi di Concordia-Pordenone e di Udine per onorare e supplicare la Vergine Santissima che qui apparve, ad un contadino di nome Antonio Zampara, l'8 settembre 1510.

Ella chiese al devoto un digiuno di tre sabati successivi in Suo onore e invitò che lo stesso facessero tutti gli abitanti della zona e infine dispose che fossero edificati una cappella e un altare. E così avvenne: l’apparizione mariana stimolò immediatamente devozione e pellegrinaggi, talché una piccola chiesa fu presto costruita. Essa venne poi ampliata nel 1615.
Non meravigli che questa apparizione si unisca a numerose altre di cui la Madre celeste volle gratificare le nostre genti agli inizi del ‘500 – si pensi all’apparizione a Motta di Livenza avvenuta il 9 marzo 1510 al pio contadino Giovanni Cigana. Quegli anni erano segnati dalle devastanti guerre d’Italia, che si sarebbero concluse solamente con la pace di Cateau Cambrésis del 1559, ma soprattutto sarebbero stati gli anni della durissima prova dell’apostasia protestantica (1517), destinata a lacerare le carni della Chiesa e a aprire definitivamente la deriva modernistica e secolarizzante. La Madre celeste volle e vuole sempre ammonire e consigliare i suoi figliuoli, perché si trovino pronti alla prova con la recita del Santo Rosario, coi i sacramenti e la partecipazione alla Santa Messa.
Nel corso dei secoli le popolazioni della Pedemontana incrementarono la loro pietà verso la Grande
Mediatrice, tanto che agli inizi del XX secolo il santuario fu ulteriormente ampliato, dotandolo di
una suggestiva cupola.

Pregando il Santo Rosario percorrendo l'irta strada che porta al monte, ritornavano alla memoria di molti le parole che la Vergine rivolse al contadino:" Dove vuoi andare, tu, uomo dabbene?" E' la domanda che ciascun pellegrino sempre si pone nel suo cammino di fede alla ricerca di Dio.

Un cammino devozionale che, iniziato con il nuovo anno liturgico, ci porterà da Madonna del Monte ad Aquileia, visitando alcuni tra i luoghi più significativi della pietà popolare tra il Veneto Orientale ed il Friuli.

Gli organizzatori ringraziano per l'ospitalità il rettore del santuario di Madonna del Monte e gli amici del Circolo Traditio Marciana per la consueta e preziosa collaborazione nel servizio all'altare.

CSA - UNA VOCE Pordenone







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