mercoledì 6 dicembre 2017

S. Messa sulle reliquie di S. Nicola - comunicato e resoconto

La mattina di mercoledì 6 dicembre il reverendo don Paolo Rakic, del clero di Trieste, ha cantato Messa nella festa di S. Nicola di Myra sull'altare che conserva le di lui reliquie, nella bella e misconosciuta chiesa di S. Nicolò del Lido di Venezia.


La Messa, che ha visto la partecipazione di un numero di persone relativamente buono, considerati il luogo e l'orario alquanto scomodi, è stata organizzata dalla direzione del nostro sito, che ne ha curato particolarmente il servizio liturgico, con l'aiuto dei ministranti che normalmente servono la Messa antica a Venezia e collaborano con le nostre iniziative; il canto invece è stato curato da amici del Comitato S. Canziano, che si occupa abitualmente dell'organizzazione Messa antica a Padova.

Ringraziamo contestualmente, oltre al celebrante e a tutti coloro che hanno curato gli aspetti suddetti della celebrazione, la Compagnia di S. Antonio che ha collaborato all'organizzazione, il parroco don Giancarlo Jannotta per la concessione della chiesa, il sagrestano, e il parroco degli Alberoni don Lucio Panizzon, che ha assistito coralmente alla S. Messa.
Speriamo che questa iniziativa, fondamentale per rivitalizzare il culto di reliquie veneziane importantissime ma pressoché dimenticate, potrà essere ripetuta l'anno prossimo, e possa essere accompagnata da altre iniziative che porteranno nuovamente il culto tradizionale sugli altari delle più importanti chiese venete.

L'altare di S. Nicolò in fase di preparazione.
Per la S. Messa, il presbiterio è stato riportato nelle sue condizioni originali, spostando l'altare posticcio versus populum, gli amboni e gli altri oggetti della Messa postconciliare. La nobile semplicità del santuario tridentino risplendeva come il degno scrigno dell'umile vescovo S. Nicola.

3 commenti:

  1. Il secentesco Duomo di Mirano ha dei bellissimi e imponenti altari laterali che ben si prestano al rito straordinario. In particolare, sul settecentesco altare dedicato a S. Antonio da Padova campeggia una splendida pala di Giambattista Tiepolo e si conserva il tabernacolo originario con la croce in cima. Il prossimo 13 giugno, la Direzione di Traditio Marciana potrebbe organizzare una bella Messa con l'aiuto del Coetus locale. Poi Mirano è centralissima, perchè equidistante da Venezia, Padova e Treviso.

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  2. Sarebbe, a parer mio, un'ottima idea.
    Certo, bisognerà contrattare con il parroco e, presumibilmente, con la curia trevigiana, che a differenza di quella veneziana non è così ben disposta a concedere la celebrazione della S. Messa tradizionale.
    Cionondimeno, con l'appoggio del gruppo locale degli "Amici della Messa tradizionale nel Veneziano", non è escluso che riusciremo a organizzare la celebrazione.
    Ringrazio molto del suggerimento.

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  3. A mio avviso, per vincere le resistenze della curia di Treviso, si potrebbe anzitutto prendersi con largo anticipo rispetto al giorno della celebrazione. E poi, riuscire a individuare una figura istituzionale importante, del tipo di qualche monsignore o parroco della Diocesi di Venezia (es. il Vicario generale, o il parroco di Oriago, che è anche vicario foraneo di Mira), o addirittura mons. Marco Agostini, cerimoniere pontificio che già ha celebrato nel duomo di Castelfranco, che faccia da intermediario chiedendo un favore personale o anche che celebri personalmente adducendo, ad esempio, il pregio dell'altare, la presenza di una forte tradizione di culto antoniano in questa zona e la presenza di un certo numero di fedeli che chiedono, a norma del Motu Proprio, una celebrazione estemporanea in forma di pellegrinaggio presso l'altare "capolavoro" del Tiepolo, gioiello della pittura veneziana del Settecento. L'organizzatore principale dovrebbe essere proprio "Traditio Marciana", che è super-partes, invece, il Coetus locale potrebbe avere esclusivamente un ruolo pratico-organizzativo. Si tenga conto che, nel Duomo di Mirano, sono stati solennemente officiati funerali greco-ortodossi in passato... Mirano è nevralgica, poichè dista 20 km da Venezia città (10 da Mestre), 22 da Padova e 27 da Treviso. E' servita da una arteria fondamentale come la "Miranese" (che collega Mestre a Padova) e da 2 caselli autostradali: "Mirano-Dolo" e "Spinea".

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