giovedì 20 settembre 2018

Resoconto del Pellegrinaggio ad Aquileja

Resoconto ufficiale degli organizzatori del pellegrinaggio. QUI un esteso servizio fotografico già pubblicato.


Secondo Pellegrinaggio della Tradizione ad Aquileia - 16 settembre 2018
Compagnia di sant’Antonio

(Comunicato stampa)

Sabato 15 settembre, intonando il Salve Regina, si è concluso nella Sala Romana della parrocchia di Aquileia il secondo “Pellegrinaggio della Tradizione Cattolica” promosso dalla Compagnia di Sant’Antonio con la collaborazione della Società Internazionale Tommaso d’Aquino sez. FVG e del Circolo Culturale Cornelio Fabro di Udine.

Con il cuore e lo spirito preparati da una novena dedicata alla Beata Vergine dei Sette Dolori e mossi dalle parole della breve ma intensa preghiera Parce Domine, parce populo Tuo i pellegrini si sono incamminati di buon mattino, con labari e stendardi, dalla chiesetta parrocchiale della Località Belvedere San Marco, luogo che un’affidabile tradizione indica come la culla del culto di San Marco in Aquileia, in Friuli e nella stessa Venezia.

Partendo dalle sponde della laguna di Grado, dove approdò il Santo, percorrendo la via Julia Augusta e la Via Sacra  con in mano il santo rosario e intonando i canti religiosi della tradizione,i fedeli sono giunti alla chiesa del quartiere di Monastero in Aquileia, antica sede di un monastero di suore benedettine tedesche. Qui, alle undici, Don Michele Tomasin ha celebrato la Santa Messa tridentina, accompagnata dal canto gregoriano. Al termine, immersi nuovamente tra i resti dell’antica città romana i pellegrini sono arrivati finalmente alla Basilica intitolata a Santa Maria Assunta in Aquileia, chiesa madre per tanti popoli delle terre circostanti, salmodiando i Salmi Graduali, le cosiddette preghiere in itinere.

I riti religiosi sono proseguiti nel Battistero paleocristiano, dove è stato recitato il Simbolo aquileiese che risale ai primi secoli del cristianesimo e poi nella cripta, raggiunta al canto delle litanie dei Santi, dove sono state venerate le reliquie dei martiri aquileiesi, Ermagora e Fortunato, Ilario e Taziano, Canzio, Canziano e Canzianilla ed altri campioni della fede.

In questa giornata  di preghiera e devozione mariana, in cui si è voluto onorare la Santa Vergine e supplicarla affinché la Fede autentica sia conservata e rinvigorita secondo la Tradizione cattolica, si sono raccolti ad Aquileia oltre cento fedeli provenienti da varie città e paesi del Veneto e Friuli Venezia Giulia. Ad Aquileia, chiesa dei popoli, sono arrivati anche parecchi fedeli provenienti dall’Arcidiocesi di Fiume in Croazia, amici dalla Slovenia, da Rosenberg, nel Baden Wurttenberg in Germania, a testimoniare che Aquileia rimane un simbolo forte della cattolicità.

Nel pomeriggio il pellegrinaggio è proseguito con un momento di formazione cattolica. Tra gli intervenuti Don Samuele Ceccotti ha parlato di conoscenza intellettuale e vita spirituale, in continuità con l’insegnamento che aveva offerto l’anno precedente analizzando il rapporto inscindibile tra la vita attiva e la vita contemplativa, come anticipazione sulla terra della visione beatifica di Dio.

Il professore e storico Giordano Brunettin ha trattato il tema Il Patriarcato di Aquileia, chiesa dei popoli:significato religioso e storico della tradizione marciana e martiriale aquileiese, evidenziando come la Chiesa di Aquileia, identificata nei secoli come Chiesa di San Marco Evangelista e di San Ermacora, sia contestualmente la Chiesa di Pietro, ovvero pienamente universale e quindi dei popoli.

Il professor Giovanni Turco, ha evidenziato il carattere composito ed insieme unitario del pellegrinaggio ad Aquileia, caratterizzato, com’è, da elementi distinti ed essenziali, quali: azione penitenziale, atto di culto (nella forma gradita a Dio), attività di conoscenza (in ordine al fine ultimo). Un trilemma che rispecchia i tre momenti salienti del pellegrinaggio in quanto tale e del pellegrinaggio come metafora della vita cristiana.


La Compagnia di Sant’Antonio ringrazia tutti i partecipanti e in modo particolare gli amici che hanno concorso con tanto impegno ed amicizia cristiana alla celebrazione dei riti religiosi.








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