mercoledì 24 luglio 2019

Giustiniano chiuse veramente l'Accademia di Atene?

Viviamo in un mondo in cui dilaga la propaganda ideologizzata in funzione anti Cristiana, talora con diffamazioni che scadono nel ridicolo: proprio oggi leggevo sulla "guida autorizzata dalla Regione Puglia" a Castel del Monte che Papa Gregorio IX avrebbe scomunicato Federico II dopo la VI Crociata perché questa "è stata risolta dall'Imperatore senza spargimento di sangue, mentre i papi di quei secoli volevano a tutti i costi il sangue e la morte degli innocenti" [il valore storico di questo giudizio, a prescindere dai dati omessi sull'alleanza turco-normanna, è palesemente inferiore a zero, bollando quale macchina del fango propagandistica). Occupiamoci ora però di una questione più sottile, un dato spesso insegnato anche nelle scuole, la cui falsità non di rado sfugge anche ai dotati di una certa onestà intellettuale (quelli per capirci che criticano la baggianata dei roghi dell'Inquisizione e via discorrendo): la presunta soppressione dell'Accademia di Platone nel 529 ad opera dell'Imperatore Giustiniano. Testo tratto da qui, trad. di p. Atanasio M. Giorgi (qui).



Il mondo moderno ha molti miti, in buona parte inventati da circoli illuministi nel XVIII secolo con lo scopo di sporcare l'immagine della Cristianita'. Uno di questi e' la chiusura forzata da parte di Giustiniano imperatore, nel VI secolo, della celebre Accademia platonica di Atene, nell'anno 529 dopo Cristo. Eppure, l'Accademia era da molto tempo in decadenza, e si era trasformata, al tempo dell'Imperatore, piu' in una degradante missione pagana piuttosto che in un centro culturale.

Come leggiamo dalla celebre Enciclopedia Britannica [1]:

Platone ebbe a prendere una porzione di terreno e vi edifico' l'Accademia [...] Legalmente, la Scuola platonica era un centro religioso con lo scopo della venerazione delle Muse... l'Accademia era circondata da un giardino recintato, al quale potevano accedere solo i membri dell'Accademia e le persone selezionate dal Direttore. Vi si organizzavano sacrifici, liturgie e banchetti festivi in onore delle Muse.

Sebbene nei libri di Storia si parli sempre di Giustiniano come di un perfido distruttore di templi, gli storici sono contraddetti dai documenti, come per esempio il Codice Legislativo del 530 promulgato da Giustiniano a Beirut e ad Atene nel quale si proibisce il paganesimo ma non l'insegnamento della Filosofia, considerata da san Basilio come propedeutica al Cristianesimo. Lo storico contemporaneo di Giustiniano, Procopio, non menziona affatto la proibizione dell'insegnamento filosofico nelle Scuole [2]. Sempre Procopio nella sua Storia Segreta ci informa del fatto che Giustiniano, per riformare l'istituzione ormai decadente dell'Accademia, confisco' alcune loro proprieta' a fini di ripristinare l'insegnamento delle Scienze nella citta'.

Secondo teorie piu' moderne [3] la Scuola chiuse per fallimento e mancanza di studenti nel 560 d.C. Ad Alessandria d'Egitto il pagano Olimpiodoro pote' insegnare filosofia e culti pagani fino al 565 d.C. [4]. San Teodoro, arcivescovo di Canterbury nel VII secolo, era un greco con competenze in matematica e astronomia, il quale aveva studiato ad Atene proprio sul finire del secolo precedente.

L'Accademia chiuse alla fine del Cinquecento per mancanza di allievi, secondo le teorie piu' moderne.

_______________________
NOTE

1) Encyclopedia PAPYROS-LAROUSSE-BRITTANICA, Volume 6, under the entry: “Academy”

2) Su Procopio e il Codice Legislativo, cfr. F. Gregorovius, Ιστορία των Αθηνών - History of Athens, Marasli Library, Athens 1904, vol.1, page 122

3) Paolo Cesaretti, “Θεοδώρα˙ η άνοδος μιας αυτοκράτειρας” Theodora: the rise of an Empress, Oceanis Publications, page 240

4) Sture Linnér, Ιστορία του Βυζαντινού Πολιτισμού, History of the Byzantine Civilization, Govostis Publications, page 93

Nessun commento:

Posta un commento