mercoledì 30 settembre 2020

N. Ghigi, N. Vadori, "I Santi e le loro feste"

Al presente link è possibile scaricare gratuitamente un opuscolo divulgativo sui Santi più importanti della tradizione cristiana occidentale (gli Apostoli, i Santi del Canone, i Santi delle Litanie e i Santi Ausiliatori). Pur trattandosi di una pubblicazione divulgativa, che tratta argomenti che dovrebbero essere noti a tutti i Cristiani, sappiamo bene che di questi tempi nulla è più certo, e dunque anche pubblicazioni le più semplici possono rivestire una certa qual utilità nella formazione. Alcune curiosità storiche, liturgiche, oppure inerenti al culto popolare e ai proverbi che ne derivano, possono poi costituire novità interessante e appassionante anche per la persona più formata e dotta. L'opera è stata redatta dal prof. Natale Vadori e dal presidente del Circolo Traditio Marciana Nicolò Ghigi, che ne ha curato particolarmente le note storiche e liturgiche e ha provveduto all'edizione.

Si legga di seguito la prefazione-presentazione curata dagli autori medesimi.

Chi frequenta una liturgia tradizionale e ha la grazia di vivere in luoghi che permettano una frequentazione quotidiana delle sacre cerimonie, ha l’opportunità di scoprire che pressoché ogni giorno ha una sua ricorrenza specifica, in cui è ricordato un certo santo o un mistero della vita di Nostro Signore Gesù Cristo o della Beata Vergine Maria. I santi vengono ricordati all’altare perché hanno avuto vite straordinarie, esemplari nel conseguimento della grazia divina, e per questo degne di essere perpetrate nella memoria e prese ad esempio.

Nel rito romano tradizionale, a differenza di quello riformato costruito con un antistorico ciclo pluriennale di lezioni volte a conseguire l'irrealizzato obbiettivo di offrire una panoramica dell'intera Scrittura al fedele, non vi sono letture proprie per ogni giorno dell'anno, bensì l'alternanza delle letture è data dalle celebrazione delle messe (proprie o dai Comuni) delle ricorrenze che quotidianamente si susseguono. Un fedele assiduo ha modo quindi di assimilare quasi senza accorgersi i brani evangelici più importanti e le ricorrenze dei santi, ripetuto tutto allo stesso modo, ogni anno, nello stesso giorno, con evidenti vantaggi per la memorizzazione e, dunque, l'interiorizzazione dei concetti. Come recita infatti l’adagio “Hai capito l’antifona?”, perché dall’incipit dell’antifona dell’introito si capisce subito a che messa ci si trovi.

È logico quindi che i giorni in cui siano commemorati i santi più importanti siano impressi nella memoria collettiva, i nomi dei santi siano divenuti quelli più comuni nei battesimi, almeno fino a tempi recenti, e così abbiano pure ispirato tutta una serie di proverbi popolari, perché il procedere delle stagioni era scandito dalle loro ricorrenze. I santi in questione non possono non essere che gli Apostoli e gli Evangelisti, i Santi invocati nel Canone della Messa, quelli delle Litanie dei Santi, solenni preci rogazionali e penitenziali cantate in occasioni particolari, e i Santi Ausiliatori, da invocare in caso di malanni specifici.

Acquisita quindi una certa padronanza del calendario liturgico tradizionale, ci si accorge però che oramai ha poco a che fare con quello moderno, perché nel Novus Ordo si sono aggiunti moltissimi santi, ben 482 proclamati dal solo Giovanni Paolo II, per giunta spostando o eliminando santi precedenti; si diventa però anche consapevoli che il calendario del 1962, adottato dalla maggior parte delle comunità che celebrano il cosiddetto Vetus Ordo, in realtà … è proprio del 1962. Solo pochi anni prima la sua composizione era abbastanza differente, e fu fortemente riformata tra il 1955 e il 1962; altri cambiamenti erano avvenuti agli inizi del secolo. Com'è noto, in alcuni luoghi si sta cercando di diffondere la conoscenza dei riti e del calendario anteriori alle riforme del secolo XX, e in ogni caso l’interesse ed il dibattito in merito è crescente. A questo punto, cercare semplicemente di avere, e offrire, contezza dei cambiamenti avvenuti, e delle differenze esistenti, non è cosa sciocca e peregrina, bensì un’esigenza pratica. Per tal motivo ci siamo dedicati alla presente compilazione, che volentieri mettiamo a disposizione di tutti nell'odierna festa di S. Girolamo, dottore della Chiesa, monaco, biblista e traduttore. Fu lui infatti a tradurre la Bibbia in latino, la Vulgata, e per questo divenne il protettore dei bibliotecari e dei traduttori. San Girolamo, inoltre, era Dalmata, e quindi c’è particolarmente caro provenendo anche noi dall’area veneta e friulana.

A breve il presente opuscolo verrà reso disponibile anche in ceco, francese e neogreco. Se qualcuno volesse poi provvedere a tradurre il vademecum in altre lingue, sarebbe certamente il benvenuto.

Ad majorem Dei gloriam!

Venezia - Praga,

li 30 settembre 2020,
S. Girolamo presbitero e dottore della Chiesa d'Occidente

Nicolò Ghigi e Natale Vadori

3 commenti:

  1. Complimenti, già stampato e pronto per la divulgazione. Ecco io sono uno di quelli che da circa un anno è impegnato nella divulgazione " dei riti e del calendario anteriori alle riforme del secolo XX ". La cosa mi da molta soddisfazione perchè già sono stato messo all'indice dai cosi detti tradizionalisti, fascine e catrame sono in via di preparazione. Parlo di "tradizionalisti" che non sanno che il giorno liturgico parte dal Vespero e si conclude a Nona. Debbo aggiungere altro? Avete fatto bene a preparare questo opuscolo perchè come diceva mio Padre "tra i tradizionalisti mai nulla è scontato vista l'ignoranza liturgica".Benedicamus Domino.

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  2. La ringrazio. Mi permetto di suggerirle uno strumento simile, didattico, per spiegare i vari momenti del rito della s. Messa nelle tradizioni occidentali. Anche qui l'ignoranza regna sovrana, sia fra i fedeli sia nel clero (ad esempio nel Canone romano, i 5 segni di croce sono stati reinterpretati come riferimento alle Sante Piaghe, mentre sarebbero altro).

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