die VII julii
Ss. Cyrilli et Methodii,
apostolorum Slavoniae gentium
HYMNVS AD MATVTINVM
Rito Romano
Sédibus cæli nítidis recéptos
Dícite athlétas géminos, fidéles; Slávicæ duplex columen decúsque Dícite gentis. Hos amor fratres sociávit unus, Unaque abdúxit píetas erémo, Ferre quo multis célerent beátæ Pígnora vitæ. Luce, quæ templis súperis renídet, Búlgaros complent, Móravos, Bohémos; Mox feras turmas numerósa Petro Agmina ducunt. Débitam cincti méritis corónam, Pérgite o flecti lácrimis precántum; Prisca vos Slavis opus est datóres Dona túeri. Quæque vos clamat generósa tellus Servet ætérnæ fidei nitórem: Quæ dedit princeps, dabit ipsa semper Roma salútem. Gentis humánæ Sator et Redémptor, Qui bonus nobis bona cuncta præbes, Sint tibi grates, tibi sit per omne Glória sæclum. Amen. |
I due atleti ricevuti nelle fulgenti
sedi del cielo cantate, o fedeli; le due colonne, cantate, gloria della nazione slava. Uno stesso amore riunì questi fratelli, una stessa pietà li trasse dall'eremo, portare a molti i pegni della vita beata. Della luce che risplende nei templi superni riempiono i Bulgari, i Moravi, i Boemi; e di queste torme selvagge tosto conducono a Pietro numerose schiere. Cinti della corona ai vostri meriti dovuta, lasciatevi piegare dalle lacrime di chi vi prega; è necessario che gli antichi doni agli Slavi largiti voi custodiate. E che la terra generosa che v'invoca conservi eternamente la purezza della fede: e quella Roma, che prima ha dato la salvezza, la darà pur sempre. Creatore e Redentore del genere umano, che benigno ci concedi sempre tutti i beni, a te siano le grazie, a te sia la gloria in ogni tempo. Amen. |
TROPARIO
Rito Bizantino
Dacché foste apostoli di tutti i popoli slavi,
Cirillo e Metodio, uomini della Divina Sapienza, pregate il Signore di tutti
in tutte le lingue slave, per affermare l'Ortodossia e l'unanimità,
per riconciliare il mondo e salvare le anime nostre
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