Il sacro rito è stato officiato da don Michele Tomasin, del clero dell'Arcidiocesi Metropolitana di Gorizia.
La solennità dell'evento è stata marcata dal canto del prefazio nel fastoso e ornato tono solemniore, mentre le pericopi scritturali sono state proclamate secondo le suggestive modulazioni dei toni detti patriarchini, un tempo caratteristici delle terre venete.
All'organo settecentesco della cappella, il M° Massimo Bisson ha accompagnato la sacra funzione, eseguendo i canti gregoriani dell'Ordinario (Kyriale IX Cum jubilo prescritto per le feste della Madonna) e del Proprio (Vultum tuum), e proponendo splendide pagine di letteratura organistica del Seicento. Si segnalano in particolare:
- Ingresso: Francois Couperin (1668-1733), Plein jeu, dalla Messe à l'usage de couvents, 1690
- Offertorio: Johann Jakob Froberger (1616-1667), Capriccio
- Comunione: Johann Jakob Froberger, Fantasia ut re mi fa sol la
- Sortita: Johann Pachelbel (1653-1706), Fuga in Fa
Al termine della liturgia, si sono intonate le Litanie della Beata Vergine secondo la consuetudine della Basilica Ducale, invocando la protezione della Madre di Dio sulla città di Venezia e sui Cristiani che la abitano.
Oltre, naturalmente, all'Arciprete della Basilica mons. Orlando Barbaro e al personale di sagrestia per la disponibilità e la cortesia dimostrata, si desidera ringraziare, per la collaborazione nella gestione dei materiali, la sezione pordenonese di Una Voce Italia.
Si propone di seguito un servizio fotografico della celebrazione, realizzato dal Circolo Liturgico Pio VII, dalla Compagnia di S. Antonio e da altri collaboratori.
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