giovedì 19 marzo 2020

Nota sull'aggiunta di collette votive alla messa privata - St. Lawrence Press

Con la pandemia di Coronavirus ci sono state discussioni su alcuni siti, come New Liturgical Movement, circa la possibilità di aggiungere orationes imperatae alle Messe. Queste sono preghiere, o una singola preghiera, aggiunte alle Messe per una grave ragione comandata dall'Ordinario del luogo. Senza il comando dell'Ordinario, o un decreto generale, non è permesso ad alcun celebrante di aggiungere tali preghiere alla Messa.

Comunque, quello che è possibile, e senza necessità di alcun permesso speciale, è l'aggiunta di orazion votive alla maggior parte delle Messe di rito semplice, inclusa la maggior parte dei giorni feriali di Quaresima e Passione. Una delle aree di applicazione delle rubriche della liturgia tradizionale che non è compresa da molti, o è addirittura sconosciuta, è l'opzione per il celebrante della Messa privata di aggiungere collette addizionali (e ovviamente le corrispondenti segrete e postcomunioni) a quelle prescritte dalle rubriche e dall'Ordo.

R.G. IX, 12 & 14 e Additiones VI, 6 sono il fondamento di questa prassi. Le collette votive possono essere aggiunte alle Messe private, cioè -in questo contesto- privata significa letta, non cantata, e non conventuali, solo nelle feste di rito semplice e nei giorni feriali che non sono privilegiati (cioè, non il Mercoledì delle Ceneri, o il Lunedì, Martedì e Mercoledì della Settimana Santa). Le regole di base sono che il numero totale delle orazioni non deve essere superiore a sette, e che il numero totale dev'essere dispari, cioè tre, cinque o sette. In più, se (fuori dal tempo Pasquale), si sceglie una preghiera per i Morti, questa deve occupare il penultimo posto.

Queste preghiere possono essere tratte dalla sezione del Santorale del messale, dalla serie delle Messe votive che si trova dopo i Comuni, o dalle Orationes diversae alla fine del messale. Quando queste collette votive addizionali sono tratte dal Santorale, vanno dette prima di quelle tratte dalle Messe votive (se se ne aggiungono due dal Santorale, il loro ordine segue la precedenza dei santi scelti nelle Litanie) e quelle dalle Messe votive devono precedere le Orationes diversae.

Per fare un esempio. Il venerdì di questa settimana, la seconda colletta prescritta dalle rubriche è A cunctis, e la terza è Omnipotens. Così, questo venerdì il celebrante può aggiungere due collette votive addizionali, oppure quattro, ma non una o tre. Se l'Ordinario ha prescritto delle orazioni imperate, queste sono incluse nel totale, e non possono essere omesse. Presumendo che non vi siano orazioni imperate, il nostro esempio potrebbe apparire così:

Oremus.
Colletta del giorno con conclusione.
Oremus (solo avanti la 2a colletta)
2a colletta A cunctis (senza conclusione)
3a colletta Omnipotens (senza conclusione)
4a colletta di S. Giorgio Deus qui nos beati Georgii (senza conclusione)
5a colletta dalla Messa votiva per qualsiasi necessità Ineffabilem misericordiam (senza conclusione)
6a colletta per i morti Fidelium (senza conclusione)
7a colletta per la salute dei vivi Praetende, Domine, fidelibus. Conclusione.

Come nota pratica, particolarmente per quei celebranti disabituati a così tante orazioni alla Messa, annotare la serie da dire su un pezzo di carta, insieme all'uso di Post-it discretamente inseriti nel Messale, aiuteranno a raggiungere una naturale scorrevolezza senza interruzioni.

FONTE. Traduzione a cura di Traditio Marciana.

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