Lunedì 17 (30) maggio 2022, nell'occorrenza delle Rogazioni minori, sono state cantate le Litanie nell'isola di S. Erasmo per invocare la divina protezione sui campi, a cura del Circolo Traditio Marciana.
L'isola di S. Erasmo, situata nell'area nord-orientale della Laguna Veneta, è principalmente deputata alle attività agricole da secoli immemorabili (già F. Sansovino nel Cinquecento rammenta che l'isola forniva alla città "copia di herbaggi, e di frutti, in molta abbondanza e perfetti"), e particolarmente nota per la coltivazione delle castraure, primizie di carciofo violetto autoctono della Laguna.
La sacra officiatura è iniziata di buon mattino con il canto dell'Ora Nona nei pressi della Torre Massimiliana (massiccio fortificativo di età austriaca), quindi i fedeli si sono incamminati lungo il perimetro settentrionale dell'isola (via dei Forti), intonando le Litanie dei Santi, doppiate giusta rubriche, secondo l'uso della Ducale Basilica di S. Marco (ovverosia, con l'inclusione dei santi martiri e confessori particolarmente venerati nelle Venezie). Dopo esser proseguiti tagliando i campi per via de la Toreta, il sacro rito si è concluso nella parrocchiale dei Ss. Erasmo ed Ermete (ridedicata nel 1929 a Cristo Re; l'edificio attuale, in forme novecentesche, si situa sulla precedente ottocentesca dedicata ai due santi patroni dell'isola; la chiesa antica, risalente all'XI secolo e distrutta in età napoleonica, era situata al lembo settentrionale dell'isola: dell'arredo sopravvive l'antico battistero e alcuni quadri, tra cui un Tintoretto, conservati nell'attuale parrocchiale): ivi sono stati cantati il salmo 69 coi suoi versicoli e le 10 orazioni conclusive, alle quali sono state aggiunte le orazioni prescritte dal Rituale in tempo di guerra.
I fedeli convenuti hanno dipoi condiviso un momento di convivialità, culminato in un pranzo al sacco sulla banchina antistante la vicina isola del Lazzaretto Nuovo. Sulla via del ritorno in città, si è offerta una visita orante alla statua di S. Giovanni Nepomuceno, patrono del clero e della Città di Venezia, posta all'angolo tra il Rio di Cannaregio e il Canal Grande affianco alla chiesa di S. Geremia, essendosi entro l'ottava del santo ieromartire.