sabato 20 aprile 2019

Sabato Santo

Sabbato Sancto
Ἁγίῳ καὶ μεγάλῳ Σαββάτῳ
MMXVIII

Mosaico gerosolimitano della Sepoltura di Cristo

Μεγαλύνομέν σε, Ἰησοῦ Βασιλεῦ, καὶ τιμῶμεν
τὴν Ταφὴν καὶ τὰ Πάθη σου,
δι'ὧν ἔσωσας ἡμᾶς ἐκ τῆς φθορᾶς.

Μέτρα γῆς ὁ στήσας, ἐν σμικρῷ κατοικεῖς,
Ἰησοῦ παμβασιλεῦ τάφῳ σήμερον,
ἐκ μνημάτων τοὺς θανέντας ἀνιστῶν.

Magnifichiamo te, o Gesù Re, e onoriamo
la tua Sepoltura e la tua Passione,
per mezzo delle quali ci hai salvati dalla caduta.

Tu che che stabilisti le misure della terra, oggi,
o Gesù re d'ogni cosa, abiti in una piccola tomba,
facendo risorgere i morti dai sepolcri.

(Lamento dell'Epitafio, secondo il rito bizantino)

Roger van der Weyden, Deposizione di Cristo nel sepolcro, 1449-50

Recéssit pastor noster, fons aquæ vivæ, ad cujus tránsitum sol obscurátus est: Nam et ille captus est, qui captívum tenébat primum hóminem: hódie portas mortis et seras páriter Salvátor noster disrúpit. Destrúxit quidem claustra inférni, et subvértit poténtias diáboli.

S'è ritirato il nostro pastore, la fonte di acqua viva, al cui transito si oscurò il sole: Colui che teneva schiavo il primo uomo è stato fatto schiavo lui stesso: oggi il nostro Salvatore abbatté le porte insieme e le sbarre della morte. Distrusse le prigioni dell'inferno, e rovesciò la potenza del diavolo

(IV Responsorio del Mattutino, secondo il rito romano)

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