Concordia è infatti figlia di Aquileja nella Fede, e, negl'intenti della Compagnia, questo secondo pellegrinaggio si pone come una nuova tappa di avvicinamento proprio ad Aquileja, dove ci si ritroverà il 21 settembre per il III° Pellegrinaggio della Tradizione Marciana.
Il pellegrinaggio si svolgerà con il seguente programma:
14.30 Ritrovo sul sagrato della Cattedrale (di fronte all'edicola della Madonna), benedizione dei pellegrini, breve cammino devozionale e recita del S. Rosario in Cattedrale
15.30 S. Messa in rito romano antico presso l'altare dei Ss. Martiri Concordiesi e venerazione delle reliquie degli stessi
Al termine ci si potrà intrattenere nella casa canonica per un sobrio momento conviviale.
Il Circolo Traditio Marciana aderirà all'iniziativa, collaborando al servizio all'altare.
Di seguito il comunicato ufficiale degli organizzatori.
Di seguito il comunicato ufficiale degli organizzatori.
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Rex
gloriose Martyrum,
corona
confitentium,
qui
respuentes terrea
perducis
ad celestia.
Cari pellegrini,
la Compagnia di Sant’Antonio,
insieme agli amici di UNA VOCE -Pordenone, si prepara a raggiungere la seconda
tappa del proprio itinerario di Fede, passando per i luoghi più
significativi per la devozione e pietà
cristiane tra Veneto orientale
e il Friuli, e che ci porterà ad Aquileia
sabato 21 settembre, per il “III Pellegrinaggio della
Tradizione Marciana”.
Dopo
il pellegrinaggio al Santuario di Madonna del Monte di Aviano, del 22 dicembre
scorso, ci avvicineremo alla nostra meta fermandoci in preghiera a Concordia
Sagittaria, a fine mese, il prossimo sabato 25 maggio.
Nell’antica
città romana Iulia
Concordia, fondata nel 42 a. C. sull’incrocio
tra Via Annia e Via Postumia e diventata sede di un’importante
fabbrica di sagittae (frecce) per l’esercito
romano, la Fede attecchì fin dai primi secoli
dell’era cristiana grazie al messaggio evangelico che rapidamente si
propagò in quella zona dalla
vicina Aquileia. La Fede si diffuse soprattutto tra i soldati della
guarnigione di stanza, come dimostrano i simboli
cristiani apposti in numerose arche funerarie del sepolcreto
delle milizie.
Nel 304 Concordia subì le persecuzioni
anti cristiane dell’imperatore Diocleziano ed ebbe i suoi martiri: la tradizione
vuole che il loro numero fosse di 72 e che il luogo del martirio fosse al
limite della città romana sulla sponda destra del Lemene, presso la porta orientale, dove ora
sorge un sacello. Essi appartenevano per la maggior parte all’esercito. Di
alcuni si è tramandato il nome: Donato, Romolo, Secondiano, Giusto, Silvano. I loro
corpi furono raccolti “da alcuni uomini religiosi” e le ossa, in seguito, furono custodite,
fino ad oggi, nella cattedrale, nella cappella attuale: cappella che fu poi
ampliata e dotata di una “Confessio” come nelle basiliche romane, dal parroco don Celso Costantini. Nel 1904 le
ossa furono racchiuse in un’urna preziosa. Nel 1450 la festa fu fissata al 17
febbraio.
La
comunità cristiana poté
godere finalmente della pace con l’editto
di tolleranza dell’imperatore Costantino del 313 e fiorì
rapidamente. Tra i Cristiani spiccano i nomi di
Paolo monaco, che fu segretario di san Cipriano vescovo di Cartagine (†
258), e Rufino della gens Tyrannia,
teologo e scrittore ecclesiastico, sodale di san Gerolamo e poi suo avversario
nella disputa su Origene.
Nel
389 Cromazio, vescovo di Aquileia, consacrò
la nuova Basilica Apostolorum, che accolse le reliquie di
Giovanni il Battista, di San Giovanni Evangelista, Sant’Andrea,
San Tommaso e di San Luca, che provenivano da Costantinopoli. La costruzione
della chiesa coincise con l’erezione della nuova
diocesi concordiense, che fu posta sotto il patronato di santo Stefano
protomartire.
Quest’anno
ricorre dunque l’anniversario dei 1630 anni della consacrazione della cattedrale
e della costituzione della diocesi.
La
cattedrale, che subì le conseguenze della
devastazione attilana nel 452, continuò
ad essere officiata fino a grande colluvium
aquae del 587, che annientò
quasi totalmente l’assetto demico della regione.
Una
nuova chiesa sorse nell’VIII secolo e infine con il X secolo fu eretta la cattedrale che
in qualche misura è sopravvissuta fino ad
oggi. Nel 1168 il vescovo Regimpoto fece edificare il Battistero, affrescato
con un ciclo di pitture di notevole importanza iconografica e storica.
All’interno
dell’attuale Cattedrale, proclamata Santuario diocesano il 17
febbraio 2018 dal Vescovo di Concordia - Pordenone Giuseppe Pellegrini, si
trova la cappella dedicata ai Santi Martiri Concordiesi, che costituisce il
transetto sinistro dell’edificio. Nella cappella è
conservato il “tesoro”
della Chiesa concordiense, cioè
numerose reliquie di santi e di martiri, oltre all’ampolla
con il liquido che venne effuso dalle ossa dei Martiri nel 1870.
Ai
piedi dell’altare dei Martiri ci metteremo in preghiera supplicandoli,
affinché il Signore ci conceda il
coraggio e la forza di testimoniare sempre la Fede e di tramandarla
incorrotta alle future generazioni.
Come
di consueto il pellegrinaggio è aperto
a tutti e inizierà alle ore 14.30 dal sagrato della Cattedrale, di fronte all’edicola
dedicata alla Beata Vergine Maria posta all’angolo
tra Via Claudia e Via Carneo.
Percorso
un breve tratto a piedi ci recheremo in Cattedrale per la recita del Santo Rosario
e alle 15.30 inizierà la Santa Messa in Rito
Romano Antico, alla quale seguirà
la venerazione dei santi Martiri.
Al
termine ci ritroveremo presso la Casa Canonica per un momento conviviale.
Vi
attendiamo numerosi.
In
corde Matris,
Compagnia
di Sant’Antonio - UNA VOCE Pordenone
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