mercoledì 31 luglio 2019

La Processione della Santa e Vivificante Croce

Il primo giorno del mese di Agosto, tutta la Chiesa, da Oriente a Occidente, fa memoria dei santi sette fratelli Maccabei, del loro maestro Eleazaro e della loro madre Salomè, portatori di passione per aver osservato con invitta fede la legge del Signore a onta dell’imperio del crudele sovrano seleucide Antioco IV Epifane. Si tratta, come abbiamo notato anche qui, dell’unica festa di santi veterotestamentari presente nel calendario romano.

Tuttavia, mentre dalla Chiesa Romana questo giorno fu dedicato alla memoria della miracolosa liberazione per mano di un Angelo del suo fondatore san Pietro dalle carceri ove era rinchiuso, festa pertanto detta “di S. Pietro in vincoli”, con particolare solennità serbata nella chiesa dell’Urbe così intitolata, ove venerasi la reliquia delle catene che trattenevano il santo apostolo, le Chiese d’Oriente invece consacrarono questo giorno alla terza memoria annuale della Santa, Preziosa e Vivificante Croce del Salvatore (dopo l’Esaltazione il 14 settembre e la memoria fattane la III domenica di Quaresima; la Chiesa greca non osservò mai la festa dell’Invenzione, particolarmente celebrata dalla Chiesa latina).

Le origini della festa odierna, detta della “Processione della Vivificante Croce” sono da ricercarsi nella tradizione prettamente costantinopolitana di percorrere le strade della Capitale con il Sacro Legno affine di scacciarne i morbi, sendo l’estate – e specialmente il mese di agosto – il periodo peggiore, più incline alla diffusione di malattie, per il clima del Bosforo. Leggiamo nell’Horologion greco del 1897: “A causa delle malattie che si verificano nel mese di agosto, era consuetudine in passato portare il Venerabile Legno della Croce per le vie e le piazze di Costantinopoli, al fine della santificazione della città, e per il sollievo dalle malattie. Alla vigilia, [la Reliquia della Vera Croce] veniva prelevata dal Tesoro Imperiale e posta sull'altare della Grande Chiesa di Santa Sofia. Da questa festa fino alla Dormizione della Santissima Madre di Dio, si portava in processione la Croce per tutta la città, offrendola alla venerazione della gente. Questa è altresì la Processione della Venerabile Croce".

Questa festa viene celebrata con particolare enfasi dalle chiese slave, in quanto, secondo la tradizione tramandata dalle Cronache russe del XVI secolo, il 1° agosto ricorre inoltre l'anniversario del Battesimo della Rus', ovvero della conversione del gran principe Vladimiro di Kiev e di tutta la Rus alla Vera Fede, nel 988. Su come venisse celebrata questa ricorrenza, abbiamo la testimonianza dell' "Ordine degli Uffici nella Santa, Cattolica e Apostolica Grande Chiesa della Dormizione", compilato per ordine Patriarca di Mosca e di tutta la Rus' Filarete nel 1627: "Il giorno della Processione della Venerabile Croce c'è una processione in Chiesa per la santificazione dell'acqua e per l'illuminazione del popolo, in tutte le città e in tutti i luoghi". 

Con minor solennità, in questo giorno è ritenuta pure la festa delle icone del Misericordiosissimo Salvatore e della Tuttasanta Madre di Dio, istituita in occasione dei prodigi compiuti dalle icone di Cristo e della Sua Genitrice durante una battaglia combattuta nel 1164 dal santo principe Andrea Bogoljubskij contro i bulgari.

Nella prassi comune, seguendo lo schema della festa dell'Esaltazione della Santa Croce, dopo la Grande Dossologia del Mattutino viene intronizzata al centro della chiesa la Croce, venerata dai fedeli al canto degli appropriati inni; quindi si celebra la Divina Liturgia, seguita dalla solenne benedizione dell'Acqua, con eventuale processione. In taluni luoghi suole pure benedirsi il miele novello.

Ἡ φύσις τῶν βροτῶν, συνεόρταζε πᾶσα, καὶ σκίρτα μυστικῶς· τοῦ Σταυροῦ γὰρ τὸ ξύλον, προτίθεται σήμερον, ἰατρεῖον ἀδάπανον, τοῖς προστρέχουσι, μέτ' εὐλαβείας καὶ πόθου, καὶ δοξάζουσι τὸν ἐν αὐτῷ προσπαγέντα, Χριστὸν τὸν φιλάνθρωπον.

Tutta la stirpe dei mortali festeggia e misticamente si allieta: oggi infatti il legno della Croce è recato quale gratuita medicina per coloro che vi si accostano con fede e devozione, e glorificano il Cristo filantropo che ad essa fu confitto.

(Catisma della I sticologia del Mattutino)

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