Σήμερον τὰ στίφη τῶν Πιστῶν συνελθόντα, πνευματικῶς πανηγυρίσωμεν, καὶ τὴν θεόπαιδα Παρθένον καὶ Θεοτόκον, ἐν Ναῷ Κυρίου προσαγομένην, εὐσεβῶς ἀνευφημήσωμεν·τὴν προεκλεχθεῖσαν ἐκ πασῶν τῶν γενεῶν, εἰς κατοικητήριον τοῦ Παντάνακτος Χριστοῦ, καὶ Θεοῦ τῶν ὅλων, Παρθένοι, λαμπαδηφοροῦσαι προπορεύεσθε, τῆς Ἀειπαρθένου τιμῶσαι, τὴν σεβάσμιον πρόοδον, Μητέρες, λύπην
πᾶσαν ἀποθέμεναι, χαρμονικῶς συνακολουθήσατε, ὑμνοῦσαι τὴν Μητέρα τοῦ Θεοῦ γενομένην, καὶ τῆς χαρᾶς τοῦ κόσμου τὴν πρόξενον. Ἅπαντες οὖν χαρμονικῶς, τὸ χαῖρε σὺν τῷ Ἀγγέλῳ ἐκβοήσωμεν, τῇ Κεχαριτωμένῃ, τῇ ἀεὶ πρεσβευούσῃ, ὑπὲρ τῶν ψυχῶν ἡμῶν.
Oggi noi, moltitudini di fedeli qui convenuti, celebriamo spiritualmente una solennità, e piamente acclamiamo la Vergine, figlia di Dio e Deipara, che viene condotta al tempio del Signore, la prescelta da tutte le generazioni, per essere dimora di Cristo, Re e Dio di tutte le cose. O vergini, fate strada recando lampade, per onorare l’augusto incedere della sempre Vergine. O madri, deposta ogni tristezza, seguitela piene di gaudio, per celebrare colei che è divenuta Deipara, causa della gioia del mondo. Tutti dunque, insieme con l’angelo, con gioia gridiamo Salve alla piena di grazia, a colei che sempre intercede per le anime nostre.
(Doxastikon del Vespro, di Sergio Aghiopolita)
Come ogni anno, nella Festa della Presentazione della Beata Vergine Maria al tempio, la città di Venezia rinnova il suo voto solenne alla Madonna della Salute, per la cui benigna intercessione la città lagunare fu salvata dalla terribile epidemia di peste bubbonica del 1630-31.
L'icona della Μεσοπαντιτίσσα (o Μεσοϋπαπαντίσσα), la "Mediatrice di Pace",
giunta da Candia nel 1670 e venerata nella Basilica di S. Maria della Salute a Venezia.
Nel tondo si trova la scritta Unde origo, inde salus (Venezia "nacque" il 25 marzo, festa dell'Annunciazione, quindi ebbe la sua origine dalla Madonna, e in Ella avrà anche la sua salvezza).
Oratio.
Oremus. Deus, qui sanctam Dei Genitricem templum Spiritus Sancti post triennium in templo Domini praesentari voluisti: praesta quaesumus: ut qui ejus praesentationis festa veneramur: ipsi templum in quo habitare digneris efficiamur. Per eundem... in unitate ejusdem.
Oremus. Deus, cujus misericórdiae non est númerus, et bonitátis infinítus est thesáurus: piíssimae majestáti tuae pro collátis donis grátias ágimus, tuam semper cleméntiam exorántes; ut, qui peténtibus postuláta concédis, eósdem non déserens, ad praémia futúra dispónas. Per Dominum nostrum.
Preghiamo. O Dio, che volesti che la santa Genitrice di Dio, tempio dello Spirito Santo, fosse presentata nel tempio del Signore compiuti i tre anni: concedi, te ne preghiamo, che celebrando la festa della sua presentazione, siamo noi stessi resi un tempio in cui tu ti degni di abitare. Per il medesimo ... nell'unità del medesimo.
Preghiamo. O Dio, la cui misericordia è sconfinata ed infinito è il tesoro della cui bontà, ringraziamo la tua piissima maestà per i doni concessi, supplicando sempre la tua clemenza; affinché tu, che concedi ai postulanti quanto chiedono, non abbandonandoli li prepari ai premi futuri. Per il Signore nostro.
Viva la Madonna nostra della Salute.
RispondiEliminaIl 22 novembre per chi recita il breviario è uno dei momenti davvero esaltati dove si evince la sua " evoluzione ". Doppia di Santa Cecilia, la domenica e colla semidoppia di San Clemente (Breviario che recito) col tempo elevata a Doppia, chissà come mai, con quattro collette e suffragi al Vespero. A taluni tradizionalisti di vecchia data ho aperto un nuovo mondo con un semplicissimo pensiero; " la giornata liturgica comincia al Vespero" ho sconvolto inavvertitamente la loro vita, ma non dovrebbero essere cose scontate in un certo mondo cattolico?
RispondiEliminaSanta Cecilia era pure semidoppia nella princeps del 1570. Noi a Venezia abbiamo pure l'ottava della Presentazione, soppressa nel 1913 in seguito all'indicazione di eliminare tutte le ottave dei calendari locali eccetto quelle dei patroni principali.
EliminaOttave eliminate sempre nella logica di sfoltire le domeniche dalle feste per inventarne poi delle nuove alla Cristo Re, prettamente d'idea. Santa Cecilia come semidoppia è sorprendente visto il peso di questa Santa. C'è la possibilità di visionare il santoriale princeps del 1570, grazie.
EliminaVale la pena ricordare che il Semidoppio nel Tridentino puro è un grado molto alto: è il secondo nella scala, poiché non esistono "doppi maggiori" o "di I e II classe", e ha un ufficio pienamente festivo. Ciò che lo differenzia dal doppio (precedenza sulla domenica a parte in cui il discorso è più ampio) sono solo la duplicazione delle antifone e l'assenza di preci e suffragi, che è bene che siano limitati a un piccolo numero di feste molto importanti. Il grado semidoppio è dato a santi del calibro di Cecilia di Roma, Giorgio grande martire, Marta l'ospite del Signore.
EliminaLa princeps del Breviario io ce l'ho nell'anastatica della LEV curata da Sodi e Triacca. Il calendario però si può trovare anche in questo messale juxta principem del 1574: https://books.google.it/books?id=GAgi8iMs6-0C&printsec=frontcover&dq=missale&hl=it&ei=ZG2nTbKhIoXwsgbek4yaCA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=8&ved=0CE4Q6AEwBzg8#v=onepage&q&f=false
Ringraziandola ed avviandomi per oggi al congedo, le segnalo sempre se non lo ha già visto, santa serata. https://loquerequaedecentsanamdoctrinam.blogspot.com/
EliminaNei Suffragi è lecito recitare la sola Orazione. Altra domanda per devozione verso dei santi è possibile aggiungere altri suffragi, grazie.
RispondiEliminaIl suffragio è per definizione composto da antifona, verso e orazione, e non c'è ragione per cui si possano omettere delle parti di questo complesso.
EliminaIl Breviario Tridentino formalizza i cinque suffragi della S. Croce, della Deipara, dei Ss. Apostoli, del Patrono e della Pace, per arginare l'eccessivo proliferare di suffragi dei Breviari pretridentini, dove il criterio prevalente era proprio la devozione. E' da dire che in molti luoghi questo numero fu poi ampliato, si voglia per la presenza di più patroni locali o altro. Non vedo personalmente impedimenti a ciò.
Perfetto, quindi se volessimo ampliare il suffragio con santi a cui si è devoti oltre all'Orazione bisogna recuperare l’antifona e il verso dal proprio per recitarlo in maniera corretta senza scorcciatoie antiliturgie. Grazie.
Elimina