giovedì 18 aprile 2019

Giovedì Santo

Feria V in Coena Domini
Ἁγία καὶ Mεγάλη Πέμπτη
MMXVIII

Lavanda dei Piedi, 1310-20, Chiesa di S. Nicola Orfano, Tessalonica

Τόν ἄρτον λαβών εἰς χεῖρας ὁ προδότης, κρυφίως αὐτάς ἐκτείνει καί λαμβάνει τήν τιμήν τοῦ πλάσαντος ταῖς οἰκείαις χερσί τόν ἄνθρωπον· καί ἀδιόρθωτος ἔμεινεν Ἰούδας ὁ δοῦλος καί δόλιος.

Dopo ch'ebbe preso tra le mani il pane, il traditore le tese e ricevette il prezzo per Colui che colle sue mani ha plasmato l'uomo: e non si è convertito Giuda, il servo e l'ingannatore.

(Kontakion del Grande e Santo Giovedì, secondo il rito bizantino)

Cosimo Rosselli e aiuti, Ultima Cena, 1481-82, Cappella Sistina, Roma

Ubi cáritas et amor, Deus ibi est.

Congregávit nos in unum Christi amor.
Exsultémus et in ipso jucundémur.
Timeámus et amémus Deum vivum.
Et ex corde diligámus nos sincéro.

Simul ergo cum in unum congregámur:
Ne nos mente dividámur, caveámus.
Cessent júrgia malígna, cessent lites.
Et in médio nostri sit Christus Deus.

Simul quoque cum Beátis videámus
Gloriánter vultum tuum, Christe Deus:
Gáudium, quod est imménsum atque probum,
Sǽcula per infiníta sæculórum. Amen.

Dov'è carità e amore, ivi è Dio.

Ci ha riuniti in un solo corpo l'amore di Cristo.
Esultiamo e rallegriamoci in lui.
Temiamo e amiamo il Dio vivo.
E amiamoci con cuore sincero.

Allora, unendoci tutti insieme,
badiamo di non esser divisi nel cuore.
Cessino le maligne contese, cessino le liti.
E in mezzo a noi sia Cristo Iddio.

Insieme ai beati possiamo noi vedere
nella gloria il tuo volto, o Cristo Iddio:
ch'è gioia immensa e autentica
per gl'infiniti secoli dei secoli. Amen.

(Inno del rito del Mandatum, secondo il rito romano)

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