Feria V in Coena Domini
Ἁγία καὶ Mεγάλη Πέμπτη
MMXVIII
Τόν ἄρτον λαβών εἰς χεῖρας ὁ προδότης, κρυφίως αὐτάς ἐκτείνει καί λαμβάνει τήν τιμήν τοῦ πλάσαντος ταῖς οἰκείαις χερσί τόν ἄνθρωπον· καί ἀδιόρθωτος ἔμεινεν Ἰούδας ὁ δοῦλος καί δόλιος.
Dopo ch'ebbe preso tra le mani il pane, il traditore le tese e ricevette il prezzo per Colui che colle sue mani ha plasmato l'uomo: e non si è convertito Giuda, il servo e l'ingannatore.
(Kontakion del Grande e Santo Giovedì, secondo il rito bizantino)
Cosimo Rosselli e aiuti, Ultima Cena, 1481-82, Cappella Sistina, Roma
Dóminus Jesus, postquam cœnávit cum discípulis suis, lavit pedes eórum, et ait illis: Scitis, quid fécerim vobis ego, Dóminus et Magíster? Exémplum dedi vobis, ut et vos ita faciátis.
Benedixísti, Dómine, terram tuam: avertísti captivitátem Jacob.
Il Signore Gesù, dopo che ebbe cenato con i suoi discepoli, lavò i loro piedi, e disse loro: Avete capito cosa io, Signore e Maestro, ho fatto per voi? Vi ho dato un esempio, perché anche voi facciate così. Hai benedetto, o Signore, la tua terra: hai stornato la prigionia di Giacobbe.
(III Antifona del rito del Mandatum, secondo il rito romano)
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