lunedì 10 settembre 2018

Dell'importanza dell'esatte cerimonie

La esattezza delle Sacre Cerimonie dà tale risalto e maestà all'ecclesiastiche funzioni, che ne restano eccitati a divozione non meno i fedeli, che i nemici stessi della cattolica religione. Ben ce ne rende testimonianza s. Agostino (Lib. IX Confess.), il quale protesta di aver ricavato gran frutto, gran sentimento di compunzione e molte lagrime di tristezza quando, ancor laico, si trovava presente alle funzioni della chiesa, le quali rappresentano più al vivo colla varietà delle sacre cerimonie, colle genuflessioni, cogli inchini, cogl'incensi, il culto che rende la corte celeste a Dio sedenti super thronum, et Agno: e ben molte volte è accaduto, che grandi personaggi contrari a noi di fede, essendosi abbattuti a vedere le sacre funzioni celebrate con quella maestà e raccoglimento, con quell'esattezza dei sacri riti, che si conviene, abbiano aperto gli occhi alla luce della vera fede, e riconosciuta la santità della nostra religione.

Considerando pertanto da una parte il bene che ne ridonda in pro della religione stessa con adempiere esattamente i sacri riti, [...] troverete [in quest'opera] quella chiarezza che si richiede, onde ben apprendere le sacre cerimonie, che formano una parte del nostro sacro ministero, tanto più necessaria a ben conoscersi ed eseguirsi, quanto più esposta agli occhi del popolo. Da ciò ne verrà aumentato il decoro alle sacre funzioni e la gloria al nostro Dio; mentre niun atto di culto e di religione possiamo rendere a Dio maggiore o più amabile o più grato di questo, quando sia animato dal culto interno, e niuno a noi più utile, come ben osservò s. Lorenzo Giustiniani (Serm. de Corpore Christi): Sacra Missae oblatione nulla major, nulla utilior, nulla amabilior, nulla divinae majestatis oculis est gratior.


GIUSEPPE BALDESCHI

Tratto dalla Prefazione a: Giuseppe Baldeschi, Esposizione delle Sacre Cerimonie per le funzioni ordinarie, straordinarie e pontificali, VI ed. riveduta e ampliata, Roma, Desclée & C. - Editori Pontifici, 1931

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