Considerando pertanto da una parte il bene che ne ridonda in pro della religione stessa con adempiere esattamente i sacri riti, [...] troverete [in quest'opera] quella chiarezza che si richiede, onde ben apprendere le sacre cerimonie, che formano una parte del nostro sacro ministero, tanto più necessaria a ben conoscersi ed eseguirsi, quanto più esposta agli occhi del popolo. Da ciò ne verrà aumentato il decoro alle sacre funzioni e la gloria al nostro Dio; mentre niun atto di culto e di religione possiamo rendere a Dio maggiore o più amabile o più grato di questo, quando sia animato dal culto interno, e niuno a noi più utile, come ben osservò s. Lorenzo Giustiniani (Serm. de Corpore Christi): Sacra Missae oblatione nulla major, nulla utilior, nulla amabilior, nulla divinae majestatis oculis est gratior.
GIUSEPPE BALDESCHI
Tratto dalla Prefazione a: Giuseppe Baldeschi, Esposizione delle Sacre Cerimonie per le funzioni ordinarie, straordinarie e pontificali, VI ed. riveduta e ampliata, Roma, Desclée & C. - Editori Pontifici, 1931
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