6 marzo 2019
Mercoledì delle Ceneri e inizio del digiuno della sacratissima Quaresima
CONFRONTO LITURGICO
tra la prassi romana tradizionale e il messale riformato del '62
Messale riformato da Giovanni
XXIII
(Editio typica 1962)
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Messale tradizionale
(Editio typica 1920)
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I Sacri Ministri indossano dalmatica e tonacella
come in qualsiasi altra occasione: sono abolite le pianete piegate e lo
stolone.
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I Sacri Ministri indossano le pianete piegate, paramento
di foggia antichissima che caratterizza i tempi penitenziali; il suddiacono
la deporrà per il canto dell’epistola, per poi riprenderla, e il diacono
la deporrà per il canto del Vangelo, indossando invece lo stolone, e riprenderà
la pianeta piegata dopo la purificazione.
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Dopo la benedizione e l’imposizione delle ceneri,
s’inizia la messa omettendo le preghiere iniziali (ossia il salmo Judica con la sua antifona, Confessione
e Assoluzione, versetti seguenti e orazioni Aufer a nobis e Oramus te,
talché la messa inizierebbe con il celebrante che bacia l’altare senza nulla
dire e subito provvede a incensarlo).
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Terminata la benedizione e l’imposizione delle ceneri,
come in ogni messa si recitano le preghiere ai piedi dell’altare senza nulla
omettere.
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Alla messa si dice sempre una sola orazione, quella
della Feria IV Cinerum; quest’anno
dunque nulla si fa delle Ss. Perpetua e Felicita, che oggi occorrono.
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Alla messa, dopo l’orazione della Feria IV Cinerum, si commemorano i
santi occorrenti, ovvero le Ss. Perpetua e Felicita, che sono di rito doppio.
Se non vi fossero santi occorrenti, od occorresse
un santo di rito semidoppio o semplice, le orazioni sarebbero in numero di tre,
e si direbbero una o due delle orazioni assegnate secondo la diversità dei tempi,
ovvero l’orazione A cunctis per
invocare il suffragio dei santi e quella d’intercessione pei vivi e i morti.
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Alla fine della messa, come in ogni altra occasione
salvo in caso di processioni, si dice Ite,
missa est.
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Alla fine della messa, come sempre quando non si
è cantato il Gloria in excelsis, il
diacono canta Benedicamus Domino,
volto verso l’altare.
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Mercoledì delle Ceneri 2016 nell'apostolato FSSP a Lione
Il celebrante riceve le ceneri dal diacono, che indossa la pianeta piegata, così come il suddiacono
(anche se queste sono in realtà pianete tagliate, su cui alcuni commentatori avrebbero di che ridire); tuttavia, a rigore i manualisti vietano che il diacono imponga le ceneri al celebrante, anche qualora il primo sia insignito dell'ordine sacerdotale, perché assume al momento le funzioni di ministro.
Superb and useful post; I apologise for writing in English.It is so good to see serious study of the proper and traditional liturgy.Thank you.
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