Feria II Majoris Hebdomad æ
Ἁγία καὶ μεγάλη Δευτέρα
Ἁγία καὶ μεγάλη Δευτέρα
Ст҃ый и Велнкїй Понидѣльникъ
MMXXII
Theodoros Poulakis, Giacobbe lamenta la morte del figlio Giuseppe, XVII secolo
Τῇ ἁγίᾳ καὶ μεγάλῃ Δεύτερᾳ μνήμην ποιούμεθα τοῦ μακαρίου Ἰωσὴφ τοῦ παγκάλου.
Ἰωσὴφ τὴν σωφροσύνην, μιμησώμεθα πιστοί, γνῶμεν τὸν τιμήσαντα, τὴν τῶν ἀνθρώπων λογικὴν οὐσίαν, πάσῃ φυλακῇ πολιτευσάμενοι, δι' ἀρετῆς πρακτικῆς.
Τῶν καλῶν ἡ ἀπραξία, ὡμοιώθη τῇ συκῇ· ταύτην οὖν ἐκκλίνωμεν, μὴ ξηρανθῶμεν ὡς ἐκείνη τότε, τὴν συναγωγὴν φύλλοις πυκάζουσαν, προϋπογράφουσα.
Τὴν εἰκόνα τοῦ Δεσπότου, ὑπογράφων Ἰωσήφ, λάκκῳ κατατίθεται, ἀπεμπολεῖται ὑπὸ τῶν συγγόνων, πάντα ὑπομένει ὁ ἀοίδιμος, εἰς τύπον ὄντως Χριστοῦ.Il Grande e Santo Lunedì facciamo memoria del beato e ottimo Giuseppe.
Di Giuseppe la sapienza imitiamo o fedeli, conosciamo colui che ha onorato l'essenza razionale degli uomini, subendo ogni prigionia con autentica virtù.
Di Giuseppe la sapienza imitiamo o fedeli, conosciamo colui che ha onorato l'essenza razionale degli uomini, subendo ogni prigionia con autentica virtù.
La mancanza di buone opere assomiglia al fico: non cadiamo in questa, non secchiamoci come quello fece un tempo, prefigurando la sinagoga oscurata da foglie.
Figurando quale immagine del Signore, Giuseppe fu posto in una fossa, fu scacciato dai fratelli, tutto ha sopportato, a veritiera immagine di Cristo
(Canone della Compieta del Grande e Santo Lunedì)
Antonio del Castillo, Giuseppe venduto dai suoi fratelli, XVII secolo
Viri ímpii dixérunt: Opprimámus virum justum injúste, et deglutiámus eum tamquam inférnus vivum: auferámus memóriam illíus de terra: et de spóliis ejus sortem mittámus inter nos: ipsi enim homicídæ thesaurizavérunt sibi mala. Insipiéntes et malígni odérunt sapiéntiam: et rei facti sunt in cogitatiónibus suis. Hæc cogitavérunt, et erravérunt: et excæcávit illos malítia eórum. Insipiéntes et malígni odérunt sapiéntiam: et rei facti sunt in cogitatiónibus suis.
Uomini empi dissero: Opprimiamo ingiustamente l'uomo giusto, e ingoiamolo vivo come fa l'inferno: leviamo il suo ricordo dalla terra, e giochiamoci tra di noi a sorte le sue spoglie. Così questi omicidi si sono accumulati dei mali. Gli stolti e i maligni odiano la sapienza: e si fanno rei dei loro pensieri. Queste cose han pensato, e hanno errato: e la loro malizia li ha accecati. Gli stolti e i maligni odiano la sapienza: e si fanno rei dei loro pensieri.
(primo responsorio del Mattutino del Santo Lunedì
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