Pubblichiamo volentieri un comunicato dei nostri amici della Parrocchia Ortodossa russa di S. Basilio a Bologna (bologna.cerkov.ru)
Mercoledì si è vista a Bologna una commovente dimostrazione di rispetto e tributo alla tradizione religiosa occidentale da parte della sua sorella orientale. Lo ieromonaco Lavrentij (Sobko), insegnante di latino presso il seminario di Nižnij Novgorod, trovandosi a Bologna per il completamento di un dottorato, ha voluto rendere omaggio ai numerosi santi di terra occidentale, come Sant'Ambrogio o San Benedetto, nella loro lingua e nella loro terra, celebrando, assieme allo ieromonaco Serafim (Valeriani), parroco della comunità ortodossa del patriarcato di Mosca di Bologna, la Divina Liturgia in lingua latina, recando alcune modifiche alla traduzione fatta da Erasmo da Rotterdam e riportata nella Patrologia del Migne.
Questo tipo di celebrazione si era già visto in altri luoghi in tempi recenti, essendo ritenuto fondamentale il recupero delle radici cristiane inestirpabili dell'Occidente. Il lavoro meticoloso, quello di modifica, e aggiunta di alcune traduzioni necessarie , come quella dei tropari e dell'Ora Terza (che nel typikòn russo, a differenza di quello greco, precede quasi sempre la Liturgia), è stato compiuto principalmente dal lettore e corista della comunità Andrea dalla Lena Guidiccioni assieme ad altri collaboratori. Le parti salmiche sono state tradotte sulla base della Vetus Latina del II-IV secolo, quella in uso anche nela salmodia della Messa Romana. I testi sono stati cantati principalmente su melodie greche. L'inno cherubico è stato fatto in greco, seguendo l'antica consuetudine latina di mantenere alcune parti della liturgia in greco (cfr. Kyrie eleison), mentre per il Sanctus è stata usata un'antica melodia latina. Il Pater Noster è invece stato cantato in gregoriano.
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