I pellegrini legati all'antico rito sono giunti da diverse parti del Veneto, del Friuli, e persino da Parma e da Brescia, e molti di essi, partiti con labari e stendardi dalla stazione ferroviaria di Venezia S. Lucia, hanno percorso, guidati dalla Compagnia di S. Antonio, tutta la Strada Nuova per giungere sino alla zona di Rialto, recitando il S. Rosario e testimoniando pubblicamente con orgoglio la propria fede cattolica.
In chiesa, alle 11, sono stati recitati i misteri gloriosi del S. Rosario dinnanzi all'immagine della Beata Vergine delle Grazie, miracolosamente salvatasi dal bombardamento che colpì la chiesa durante la I guerra mondiale, e da allora specialmente venerata dagli abitanti della città; al termine si sono cantate anche le Litanie della Madonna more veneto, ossia le Supplicationes ad Sanctissimam Virginem Mariam tempore belli secundum consuetudinem Ducalis Basilicae S. Marci Venetiarum e si è recitata preghiera alla Madonna delle Grazie composta dal Patriarca di Venezia Pietro La Fontaine (1860-1935).
Terminata questa prima parte 'mariana', il pellegrinaggio è culminato con la celebrazione della S. Messa in Rito Romano Antico in onore di S. Giovanni Crisostomo, cantata all'altar maggiore dal rev. don Michele Tomasin, parroco di Mariano del Friuli (Arcidiocesi di Gorizia). Il servizio liturgico è stato garantito dalla nostra direzione e dai suoi collaboratori, mentre la musica è stata curata dai cantori Antonio Furlan e Alvise Mason. Quale nota liturgica di pregio, il Vangelo è stato cantato dal sacerdote secondo le dolci note dell'antico tono patriarchino-veneziano, tradizionalmente utilizzato durante le funzioni liturgiche nelle nostre terre. Durante l'omelia, ricordando la vita e le eccezionali opere del Santo Dottore, ha esortato i fedeli a rimanere saldi nella retta Fede nonostante l'odio del mondo e le tribolazioni.
Infine, è stata pubblicamente venerata l'insigne reliquia del braccio del Santo Padre della Chiesa, giunta da Costantinopoli nel XV secolo, con il canto dell'Iste Confessor, l'incensazione e l'orazione prescritta. Dopodiché, la sacra reliquia è stata offerta al bacio dei cristiani presenti.
Il pellegrinaggio è stato un importante momento di culto per tutti i fedeli veneti e non solo legati al rito tradizionale, che, nutriti spiritualmente dalle preghiere mariane e soprattutto dalla S. Messa, hanno potuto rendere culto alle preziose reliquie di un Santo importantissimo, eppure dimenticato, il quale, in qualità ponte tra Oriente e Occidente, è una figura centrale della Tradizione Cristiana e specialmente di quella veneta.
La nostra direzione s'impegna a continuare la sua missione, organizzando in futuro altri eventi, in cui i cattolici potranno tornare a venerare, secondo l'antico culto, le spoglie dei campioni della Fede che si trovano nelle nostre chiese, un culto delle reliquie che ha costituito un aspetto fondamentale della nostra devozione, di reliquie che oggi sono troppo spesso sconosciute, dimenticate, abbandonate.
L'altar maggiore preparato per la S. Messa
L'immagine miracolosa della Madonna delle Grazie
S. Rosario
Ingresso processionale
Preghiere ai piedi dell'altare
Imposizione dell'incenso
Incensazione della Croce
Incensazione del celebrante
Gloria in excelsis
Dominus vobiscum
Canto del Vangelo
Omelia
Inizio del Canone
Purificazione dei sacri vasi
Dominus vobiscum
Ite Missa est
Reditus
Imposizione dell'incenso
La Sacra Reliquia del braccio di S. Giovanni Crisostomo
Incensazione della reliquia
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