Feria IV Majoris Hebdomad æ
Ἁγία καὶ Mεγάλη Τετάρτη
MMXVIII
Ὑπὲρ τὴν Πόρνην Ἀγαθὲ ἀνομήσας, δακρύων ὄμβρους οὐδαμῶς σοι προσῆξα, ἀλλὰ σιγῇ δεόμενος προσπίπτω σοι, πόθῳ ἀσπαζόμενος, τοὺς ἀχράντους σου πόδας, ὅπως μοι τὴν ἄφεσιν, ὡς Δεσπότης παράσχῃς, τῶν ὀφλημάτων κράζοντι Σωτήρ. Ἐκ τοῦ βορβόρου τῶν ἔργων μου ῥῦσαί με.
Più della meretrice, o Buono, io ho peccato, né affatto v'offersi piogge di lacrime; ma pregandovi in silenzio mi prostro a voi, abbracciando con amore i vostri piedi immacolati, acciocché concediate, come Sovrano, la remissione dei peccati a me, che vi invoco, o Salvatore. Salvatemi dal fango delle mie opere.
(Kontakion del Canone del Mattutino, secondo il rito bizantino)
Andrea Mantegna, Orazione nell'orto, 1455
Simon, dormis? Non potuísti una hora vigiláre mecum? Vigilate et oráte, ut non intrétis in tentatiónem. Spíritus quidem promptus est, caro vero infírma.
Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare meco una sola ora? Vegliate e pregate, per non entrare in tentazione. Lo spirito certo è pronto, ma la carne è debole.
(Antifona al Cantico di Zaccaria delle Laudi, secondo il rito romano)
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